La situazione economica attuale sta mostrando evidenti segni di difficoltà, vista l’attuale correlazione tra coronavirus e digital marketing: la maggior parte delle attività produttive risente di crolli di business, quando non sono addirittura impossibilitate a realizzare guadagni. Alcuni business, finora floridi, hanno dovuto affrontare perdite mensili fino al 90% del fatturato.
Ma è tutto così nero? Davvero non c’è via d’uscita?
Non tutti i settori risentono in modo così evidente della crisi; vuoi perchè forniscono servizi essenziali, vuoi perchè si stanno adeguando con successo all’onda lunga dello smart working, o vuoi perchè hanno intuito che, in una situazione così grave, è utile puntare sui valori e sul rafforzamento della propria immagine, a supporto e garanzia del cliente, per esempio.
Un ulteriore fattore molto sensibile è lavorare ora per il futuro, in modo da seguire, anche attualmente, delle strategie di marketing che permetteranno alla propria attività di seminare credibilità, e fiducia, e raccoglierne i frutti non appena il periodo di maggiori complicazioni andrà scemando.
Ecco perchè è assolutamente dirimente investire tempo nella produzione di contenuti interessanti, accattivanti e rassicuranti: ciò permette di sedimentare la propria immagine per raccoglierne i frutti in futuro: chi si ricicla e ri-ingegnerizza velocemente ora avrà maggiori possibiltà di conquistare importanti fette di mercato, a declino pandemia.
Esempio pratico nel settore del turismo, in cui, tramite newsletter ed altre azioni di coinvolgimento, si può fidelizzare al fine di tornare a fare business appena tutto sarà risolto, o quantomeno sotto controllo. Tale principio può essere applicabile a molte altre attività, con i dovuti adattamenti. In questo modo coronavirus e digital marketing non saranno necessariamente antitetici.
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